Essendo una società che si occupa di ricerca e selezione di personale, durante il nostro periodo di studio e lavoro, qualcosa su come ricercare le informazioni corrette e più attendibili l’abbiamo imparato. Parte del nostro mestiere è quello di verificare informazioni riguardanti le aziende, i candidati e le loro esperienze per fare in modo che entrambe le parti risultino in linea con quelle che sono le richieste reciproche. Al giorno d’oggi la ricerca di informazioni può sembrare a primo colpo d’occhio una cosa elementare; purtroppo però internet non è sempre una fonte di informazioni affidabili. Un esempio sono le bufale che circolano raccontando teorie cospirazioniste come il movimento “flat earthers” o l’idea che il covid-19 sia stato sviluppato ad hoc in un laboratorio, che la tecnologia 5G sia in qualche modo relazionata al contagio o che le vaccinazioni siano invenzioni per soggiogare l’umanità.
Analizzeremo due di questi esempi, e parleremo del perché è essenziale non credere in primis a tutto quello che sentiamo in giro.
Iniziamo con i vaccini. La memoria immunologica è la base della vaccinazione, e Tutti noi, abbiamo un sistema immunitario; all’interno di questo la denominata “immunità adattiva” è una risposta immunitaria caratterizzata dal suo adattamento a ciascuna nuova infezione. La “memoria immunitaria” è allora la capacità del sistema immunitario di riconoscere rapidamente e specificamente un antigene che il corpo ha già precedentemente trovato, e di avviare la risposta immunitaria corrispondente. In parole semplici il nostro corpo si ricorda del microrganismo che in passato ha causato una malattia, ed in caso la ritrovi di nuovo all’interno del corpo, può reagire in forma effettiva. Dobbiamo capire che nessun vaccino è efficace al 100%. Per rendere i vaccini “scarichi” dalla malattia corrispondente, i batteri o il virus vengono uccisi o fortemente indeboliti, altrimenti le persone potrebbero ammalarsi. Ciò nonostante, è possibile che la maggior parte della popolazione sviluppi una risposta immune: parliamo dell’”'immunità di gregge”, cioè la capacità di un gruppo di resistere all’attacco di un’infezione, verso la quale una grande proporzione dei membri del gruppo è immune.
La seconda bufala, che spesso si sente circolare in questi giorni, è la teoria secondo cui alcuni scienziati avrebbero deciso di creare un virus in laboratorio, il quale sarebbe in qualche modo “scappato” creando la crisi covid-19. Questo approccio potrebbe sicuramente suonare cospirazionista. Ed effettivamente, senza dati certi, uno potrebbe credere quello che vuole. Come accennato da Zarefsky (1984, p.72), le teorie del complotto forniscono una comoda alternativa al vivere con incertezza. Il perché siamo così portati a crederci però non è ancora conosciuto per certo; se interessati potete leggere lo studio di Swami, V. (et al. 2011).
Per capire l’origine di come questa teoria del complotto sulla creazione di un virus sia nata, dobbiamo anzitutto risalire a quale articolo o studio si basano queste affermazioni, e verificare se le fonti siano attendibili o meno. Il primo candidato è (Menachery V. D, 2015), uno studio realizzato da diversi scienziati delle università di North Carolina, Wuhan instiute of virology e Harvard Medical school. I sopra citati hanno avviato uno studio, in seguito alla pandemia di SARS e MERS, su un virus simile che si trova nel dna dei pipistrelli. Come accennato nell’abstract, la nascita di un virus come SARS mette alla luce che la possibilità che un virus salti di una specie ad un’altra è un pericolo da tener presente. Per questo motivo vennero eseguiti vari test su topi da laboratorio, vista la loro somiglianza alle caratteristiche biologiche e comportamentali umane. I risultati non escludevano che un nuovo virus simile a SARS, che all’epoca circolava in varie popolazioni di pipistrelli, potesse in futuro causare problemi all’essere umano.
Un altro studio è stato svolto dai professori cinesi Botao Xiao e Lei Xiao della South China University; essi avevano pubblicato “The possible origins of 2019-nCoV coronavirus”. Se non fosse che qualche giorno più tardi fu cancellato dello stesso sito “research gate”, per non apportare evidenze dirette. Lo studio indicava che a pochi metri del mercato di Wuhan si trova Il Wuhan Institute of Virology, l'unico laboratorio di biosicurezza di livello P4 della Cina: in grado di immagazzinare, studiare o ingegnerizzare patogeni di livello 4. Questo però non rappresenta un indizio della diretta relazione tra una cosa e l’altra.
(Menachery V.D, 2015) nel suo studio creò una proteina chimerica avente la capacità di centrare le cellule attraverso l'ACE umano, nonostante nel 2013 diversi nuovi coronavirus di pipistrello isolati furono in grado di fare lo stesso de forma naturale. A causa dell'elevata attività patogena del virus tali esperimenti furono successivamente limitati.
Ma tutto questo cosa significa? È più probabile che SARS-CoV-2 sia un CoV ricombinante generato in natura tra un CoV di pipistrello e un altro coronavirus, ospite in un animale intermedio, come ad esempio uno zibetto. L'evoluzione di un virus è graduale e subisce gradualmente mutazioni nel tempo, mentre i costrutti sintetici in genere utilizzano una “base” di un virus già conosciuta e introducono cambiamenti logici o mirati. Inoltre il virus chimerico cui facevamo riferimento sopra, non ha alcuna base scientifica e deve essere scontata a causa della significativa divergenza nella sequenza genetica di questo costrutto con il nuovo SARS-CoV-2 (> 5.000 nucleotidi).
La verifica delle fonti di informazione è una parte importante del processo di ricerca. Non tutte le notizie sono affidabili o vere. Internet, in particolare, ha superato la maggior parte delle biblioteche per quantità di informazioni che mette a disposizione, tuttavia non ha superato le fonti cartacee nella qualità generale delle informazioni che fornisce. Gli standard di qualità dei materiali stampati sono controllati attraverso un sistema di controlli ed equilibri imposti da peer review, editori e bibliotecari, che gestiscono e controllano l'accesso alle informazioni stampate. Ciò assicura che i materiali pubblicati siano stati sottoposti a qualche forma di revisione e valutazione critica, evitando che materiali informali, mal progettati, difficili da usufruire e altrimenti problematici entrino nelle mani degli utenti.
Grazie agli esempi sopra citati possiamo comprendere che utilizzando fonti attendibili, se anche gratuite come Google scholar, possiamo riuscire a trovare la verità. Ovviamente questo processo richiederà un po’ più di tempo, però vivrete la soddisfazione di aver trovato il contenuto corretto.
Referenze:
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