Se sei frustrato dal tuo work-life balance, potresti considerare di trasferirti nei Paesi Bassi. Gli olandesi preferiscono non lavorare oltre un certo orario; piuttosto dedicano più tempo alle attività del tempo libero, oltre naturalmente a dormire e rilassarsi.
Secondo l'ultimo indice "Better Life" dell'Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo, che classifica i paesi in base alla capacità dei cittadini di destreggiarsi tra lavoro e vita personale, al primo posto dominano infatti i Paesi Bassi con un punteggio di 9.5 su 10.
Segue l'Italia, con un punteggio di 9,4 e la Danimarca, con 9 punti. In coda ai 40 paesi classificati sono collocati Colombia e Messico.
Questa organizzazione conta 34 paesi membri che collaborano, insieme a 70 non membri, per promuovere la crescita economica. Parte della sua missione è aiutare i suoi appartenenti a progettare politiche per migliorare la vita dei loro cittadini rendendola più equilibrata.
Tornando alla classifica stilata nel 2019, solo lo 0,4% dei dipendenti nei Paesi Bassi affronta giornate lavorative molto lunghe - classificate come più di 50 ore settimanali. Considerate che la media OCSE indicava un 11% per i restanti paesi classificati.
"Giornate lavorative eccessivamente lunghe possono compromettere la salute personale, compromettere la sicurezza e aumentare lo stress", afferma l'OCSE.
"Inoltre, più le persone lavorano, meno tempo avranno da dedicare ad altre attività, come la cura della persona o il tempo libero." Per non parlare del tempo da dedicare alla famiglia ed ai figli.
La quantità e la qualità del tempo libero sono importanti per il benessere generale e possono procurare ulteriori benefici per la salute fisica e mentale.
Politiche sane per lavoratori sani: i governi che attuano politiche di sostegno all'infanzia per i lavoratori, come programmi di finanziamento per l'assistenza e l'intrattenimento dei bambini in età prescolare durante l'orario di lavoro dei genitori, il congedo parentale retribuito e un trasporto scolastico efficiente, contribuiscono a creare un equilibrio più salutare tra lavoro e vita privata per i genitori che lavorano (in particolare le donne). Ciò riduce il turnover, massimizza la presenza lavorativa e, quindi, la produttività.
È interessante notare come nell'indice fornito dall' OCSE, che ricordiamo calcola una classifica esclusivamente sulla base dell’indice di equilibrio tra lavoro e vita provata, i primi 10 posti sono occupati esclusivamente da paesi europei. Al contrario, gli Stati Uniti si sono classificati al 29 ° posto, con l'11% delle persone che lamentano giornate lavorative molto lunghe.
C'è sicuramente un aspetto culturale in questo: il modo in cui ci approcciamo e pensiamo al lavoro è fortemente influenzato dalla cultura nazionale, da fattori come la religione, la legge e le usanze tradizionali. Le nazioni europee preferiscono generalmente settimane lavorative più brevi, come dimostra il recente periodo di prova di 6 ore lavorative della Svezia , mentre le nazioni asiatiche e americane trascorrono più tempo al lavoro. Per l'equilibrio tra lavoro e vita privata, la proattività professionale è importante nelle culture che privilegiano gli obiettivi di gruppo comuni rispetto agli obiettivi personali e premiano coloro che sono altruisti e premurosi verso gli altri, come il Regno Unito e gli Stati Uniti. È profondamente radicato invece nel modo di pensare dell’europa settentrionale, che il lavoro dovrebbe essere secondario rispetto al godimento della vita. "Lavori per vivere, non vivi per lavorare”.
http://www.oecdbetterlifeindex.org/it/#/00000000005
https://www.weforum.org/agenda/2019/10/countries-work-play-life-balance-stress-netherlands/