Da quando è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria le preoccupazioni degli analisti non hanno fatto altro che aumentare, sopratutto nei confronti di quei comparti messi in ginocchio dalla pandemia.
Da metà febbraio a oggi, le misure di profilassi non hanno impedito l'estensione geografica del contagio, ormai sulla linea di demarcazione fra epidemia e pandemia. La Spagna, così come la Francia, hanno già chiuso diverse attività e limitato gli spostamenti. Queste misure, hanno inevitabilmente portato a un deterioramento a livello economico. Un peggioramento che agisce come una scure sulle previsioni di crescita per l'anno in corso. L’epidemia dilaga in Europa e la Commissione Ue alla fine risponde agli appelli alla solidarietà – da ultimo quello del capo dello Stato Sergio Mattarella – con passi concreti, annunciati a Bruxelles dalla presidente Ursula von der Leyen e dalla commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager. Nel frattempo anche la Bce ha corretto il tiro garantendo che se necessario agirà per ridurre la tensione sui titoli di Stato italiani.
Tra le aziende più colpite dalla quarantena rientrano sicuramente le compagnie aeree che, dopo il blocco dei voli e le restrizioni sugli spostamenti, hanno più volte parlato di una crisi senza precedenti. Un esempio è Lufthansa: secondo quanto riporta il quotidiano Handelsblatt, lo stop dei voli starebbe preoccupando molto Lufthansa che, per fronteggiare la crisi ed evitare di chiudere i battenti, si sarebbe rivolta direttamente alle Istituzioni. Un altro essempio è l’azienda britanica British Airways, nella quale sono in arrivo possibili licenziamenti. Con gli aerei costretti a rimanere a terra, l’amministratore delegato Alex Cruz ha spiegato che l’azienda si prepara a tagliare il proprio organico. Il numero dei posti di lavoro destinati a saltare, però, non è stato specificato, anche se è stato detto che per “sopravvivere” all’emergenza Coronavirus anche altre compagnie aeree sarebbero pronte a procedere nella stessa direzione.
Sul territorio nazionale, gli aeroporti di Linate e Malpensa sono in una situazione non del tutto rosea, poiché si prospetta che dopo il fallimento di Air Italy diverse centinaia di persone si ritrovano ad affrontare un’altra grande – e inaspettata – crisi. A Malpensa e Linate, infatti, oltre 5mila persone saranno messe in cassa integrazione. Con la chiusura di molti gate, d’altronde, è difficile pensare ad un intero comparto continui a lavorare come se nulla fosse.
Linate, nello specifico, da lunedì 16 marzo verrà chiuso, mentre a Malpensa (come stabilito dal Decreto emanato dal Ministero dei Trasporti) il traffico si concentrerà solo sul Terminal 2. I sindacati allora si sono mossi in queste ore per far fronte a questo periodo di inattività e, proprio ieri, sono riusciti a raggiungere l’accordo per il riconoscimento della cassa integrazione straordinaria di 12 mesi per dipendenti costretti a rimanere a casa.
L'emergenza coronavirus travolge anche il mondo delle crociere. Dopo la recente decisione di sospendere tutte gli itinerari con toccate nei porti italiani, Costa Crociere ha fatto un ulteriore passo avanti, sospendendo volontariamente le operazioni globali di tutte le sue navi fino al 3 aprile prossimo.
L’epidemia sta mostrando al mondo quanto fragile sia un modello di globalizzazione fondato su una dipendenza elevatissima da un solo paese come fornitore per molti settori. Alcuni ne traggono la conclusione che l’economia cinese è ormai diventata indispensabile e pertanto ogni tentativo di isolarla o isolarsi (come nel caso dell’America di Trump) è destinato a restare vano.
Oggi l’epidemia sta spingendo molte imprese, grandi e piccole, a riorganizzare le proprie catene di fornitura e di certo non torneranno indietro una volta terminato il rischio di contagio. La seconda ragione, altrettanto importante, è che la Cina stessa vuole ridurre la sua dipendenza tecnologica dai paesi tecnologicamente più avanzati e aumentare la produzione interna, e ciò significa che all’orizzonte si profila una fase di deglobalizzazione.
Referenze:
McKibbin, Warwick J. and Fernando, Roshen, The Global Macroeconomic Impacts of COVID-19: Seven Scenarios (March 2, 2020). CAMA Working Paper No. 19/2020. Available at SSRN: https://ssrn.com/abstract=3547729 or http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.3547729
C Sohrabi, et al. (2020) World Health Organization declares global emergency: A review of the 2... https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1743919120301977